La matita di Alessandra sulle finestre di New York
Apre gli occhi di buon mattino, ma senza farsi troppo male con la sveglia. Qualche stramba curiosità da leggere online prima di fare colazione. L’agenzia si trova a Brookfield Place. Per raggiungerla c’è da fare un pezzo in metro. Però, una volta al desk, la prospettiva cambia: “Guardare giù o fuori dalle enormi finestre trasporta la mia immaginazione su una grossa nave. Che guada verso la Statua della Libertà. E sicuramente la visuale aiuta a iniziare il lavoro con una nota positiva”.
“Nonostante il mal di mare”. Alessandra Divizia descrive così a sua giornata tipo come art director per la Momentum Worldwide, l’agenzia di comunicazione, promotion e sponsorship di McCann Worldgroup con sedi in più parti del mondo e molte importanti multinazionali come clienti.
Sorella di Stefano Divizia, anche lui artista grafico, ha lasciato L’Aquila una ventina di anni fa per tentare all’estero la carriera di illustratrice e “storyboard artist”, le persone incaricate di trasformare un testo scritto di un lungo o cortometraggio (film, clip, spot pubblicitario) in un elaborato grafico permettendo a produttori, registi e cast di avere una sorta di copione illustrato.
“Sono andata via talmente tanto tempo fa che fatico a ricordare i nomi delle strade, anche se penso di riuscire ancora ad orientarmi”, spiega a Virtù Quotidiane. “Avevo 18 o 19 appena compiuti. Ho vissuto a Roma, dove ho studiato, Milano dove ho lavorato per anni, Città del Capo in cui ho iniziato a lavorare full time come disegnatrice e quel posto mi manca indicibilmente, poi di nuovo Milano e poi quasi nove anni fa mi sono trasferita qui a New York. È stata molto dura, soprattutto inizialmente. Sono diventata cittadina americana circa 3 anni fa”.
Ha maturato un’esperienza importante lavorando per agenzie pubblicitarie con collaborazioni internazionali: suoi sono alcuni storyboard per Lancome (anche uno spot con Penelope Cruz), Godiva, Samsung, La Coste, Ahc Cosmetics (con Anne Hathaway). Una passione importante per lo storytelling multimediale, il design, la fotografia e l’approccio artistico a 360°.
“Google mi vedrebbe come un mix tra Santa Caterina e Cleopatra”, scherza sul suo portale. Una personalità ben complessa insomma.
Ci parli del tuo incarico alla Momentum Worldwide?
Si tratta della mia prima esperienza full time in a corporate agency a New York. Ho lavorato per anni come freelancer e in alcune compagnie anche per mesi, ma il modo in cui si relazionano a te quando hai un contratto full time è completamente diverso. Ci sono parecchie parti interessanti e creative del lavoro che faccio, altre sono più tecniche, però mi diverte lavorare con gli altri del mio dipartimento.
Cosa vuol dire lavorare e avere a che fare con clienti importanti come American express, Walmart, Powerade. Tanto per citare alcuni clienti della Momentum a New York?
Vuol dire aspettarsi lunghe giornate lavorative, specialmente se i progetti sono complessi e ci sono molte persone coinvolte, sia dalla parte creativa che amministrativa. Ma vedere ciò su cui hai lavorato per mesi diventare reale è il momento di soddisfazione che motiva tutti nonostante ci possano essere revisioni costanti e cambiamenti di mesi.
Come è cambiato il tuo lavoro negli anni?
Lavoro come art director. Ho lavorato per anni come storyboard artist e qualche volta illustratore sempre in pubblicità. Come storyboard artist in realtà la differenza non è grande perché lavorando su video il tipo di progetti su cui lavori sono molto simili. Credo che si faccia conti in generale con dei budget più ridotti e quindi probabilmente meno lavoro su quel fronte, ma da 3 anni a questa parte ho quasi completamente smesso di lavorare come storyboard artist. E i miei agenti sono stati fondamentali per avere una solida base economica in un posto estremamente competitivo.
Quali sono le tue passioni e i suoi interessi, a partire dalla pittura?
Purtroppo negli ultimi periodi ho potuto dedicare pochissimo tempo a progetti personali, ma conto di tornare a dipingere e disegnare al più presto. Amo leggere, disegnare (che a un certo punto sia diventato anche un lavoro è stata una questione di fortuna e tanta perseveranza), scoprire nuovi tv shows in un panorama che ormai ne produce un quantitativo infinito. Ecco, adesso che ci penso, l’ultima stagione di Game Of Thrones sta per andare in onda e ultimamente ho aiutato degli amici con un progetto personale che riguarda Got e dovrebbe essere pubblicato presto. E poi colleziono immagini artistiche di ogni tipo. Da ovunque. Da pittura, a tipografia, a fotografia a scultura, tutto ciò che cattura il mio occhio. Ho in mente l’idea di riprendere a modellare in 3D per generare immagini che siano un mix tra illustrazione e tipografia. Quando ho tempo mi piace andare in palestra o incontrare amici ma la norma è il relax con il mio partner. Non sono mai stata una persona ipnotizzata dallo scoprire nuovi locali (qua, del resto, è impossibile seguirli tutti ) e soprattutto dalla tarda vita notturna, nonostante sia a lungo stata simpatizzante per i vampiri e mi piaccia osservare struttura e atmosfera di nuovi posti.
di Fabio Iuliano – fonte: il Centro
STORYBOARD LANCOME: Produzione Bandits (Parigi). Regista: Rob Marshall