Una preghiera per la consapevolezza nel voto
«Il signor Presidente affida a questa lettera i sensi della sua ideale partecipazione alle celebrazioni». Con queste parole l’ufficio relazioni esterne del Quirinale ha risposto, per conto del presidente Sergio Mattarella, all’invito di padre Giuseppe De Gennaro a partecipare a una delle sette messe domenicali dedicate «al risveglio della coscienza politica degli italiani». Un percorso ideale di avvicinamento all’appuntamento elettorale del 4 marzo.
«Il nostro obiettivo», spiega il religioso, «è di far leva sui Sette Doni dello Spirito Santo (Sapienza, Intelletto, Consiglio, Fortezza, Scienza, Pietà e Timor di Dio) per liberarci dalla piaga dell’indifferenza e dell’astensionismo politico».
Il percorso è stato avviato all’Università della preghiera il 21 gennaio scorso e si concluderà proprio nella domenica in cui sono in programma le elezioni. De Gennaro, consapevole della fitta agenda del presidente, ha espresso l’auspicio della presenza del capo dello Stato «fisicamente o in qualunque altra forma ritenga opportuna», al fine di dare «grande risonanza e un forte slancio partecipativo specialmente tra i diciottenni, chiamati alle urne per la prima volta».
Un’iniziativa, naturalmente, priva di indicazioni di voto. «L’unico obiettivo», viene sottolineato, «è di scoraggiare l’astensionismo. Siamo tutti chiamati a partecipare alla cosa pubblica e il nostro voto è importante, specialmente in un momento storico così delicato come quello attuale». Padre De Gennaro non è nuovo a iniziative di questo tipo. Nel 2010 si trovò a invitare l’allora presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, a un ciclo di esercizi spirituali nella sua struttura. Più di recente, ha rivolto lo stesso invito ad altri leader del panorama politico internazionale. Nell’election day del 2014 (elezioni amministrative ed europee, a maggio), disse provocatoriamente di voler amministrare la Comunione a chi era andato a votare. (fab.i.)