Incidente a Scafa, la vittima sognava un futuro da prof
Vivere nel cuore di chi resta vuol dire non morire mai». Il monitor della camera mortuaria proietta le parole di chi ha conosciuto e amato Alessia Di Fabio la 17enne di Scafa vittima dello schianto di Alanno, nella notte tra domenica e lunedì. Un incidente tragico, a due passi dalla stazione, in cui sono rimaste coinvolte e ferite altre quattro persone. Attorno alla bara bianca non solo i parenti più stretti, ma anche gli amici di sempre e i compagni di scuola, quelli che hanno deciso tutti insieme di ricordarla per il sorriso e per la capacità di saper guardare oltre le difficoltà del momento.
«Alessia era questo, sapeva mostrarsi solare, anche quando le cose non andavano», spiegano alcuni suoi compagni della III C del liceo Galilei di Pescara. Qualcuno è arrivato in bici, altri con il bus. Altri ancora accompagnati da mamma e papà. «Sono rimasta senza parole», dice una di loro. «Spesso – troppo spesso purtroppo – senti parlare di tragedie che coinvolgono gente della tua età. Notizie che colpiscono ma che non ti segnano. Ieri (lunedì ndr) quando all’incidente di Alanno è stato associato il nome di Alessia ho avuto un tuffo al cuore. È stato come essere proiettati di colpo nella vita reale. Improvvisamente ti svegli e pensi che quella ragazza con cui condividevi amicizie e confidenze non la rivedrai più».
Aveva appena finito di frequentare le lezioni nella succursale di via Vespucci e si preparava alla pausa estiva. «La ricordo come un fiore che stava sbocciando», spiega Roberto Della Guardia, vicepreside alla Galilei. «Era nel vivo dell’adolescenza ed era cambiata molto fisicamente nell’ultimo anno: stava piano piano diventando una donna». Alessia era molto brava in matematica. «Ci salvava sempre alle interrogazioni», spiegano ancora i compagni. «Si faceva “volontaria” spesso e volentieri evitando, per il possibile, che qualcuno di noi andasse al suo posto. Era proprio portata per la matematica, sarebbe potuta diventare una professoressa di algebra».
Altro aspetto sottolineato dai coetanei è che la casa della ragazza era sempre aperta per una pizza. Del resto, la sera stessa della tragedia, i ragazzi coinvolti (nell’auto guidata dal 21enne Mirco Placido c’erano anche Paola Ceccomancini di 19 e Martina Di Fabio di 18) si erano dati appuntamento proprio a casa di Alessia, a Scafa, prima di uscire in auto alla volta del Megalò. Sulla strada di casa, di ritorno dal centro commerciale, l’auto è andata a sbattere contro una Hyundai dove viaggiava Angnese Alessandroni di 46 anni. Un incidente provocato dal fondo stradale bagnato.
Questo pomeriggio, alle 16, ci saranno i funerali. Inizialmente, la funzione era prevista nella chiesa di Santa Maria Goretti a Decontra. Invece, per consentire una partecipazione maggiore, le esequie si svolgeranno nella chiesa principale di Scafa dedicata alla Madonna del Carmelo. Il corso Primo Maggio sarà chiuso al traffico veicolare. In paese è stato proclamato un lutto cittadino di due ore, attraverso un’ordinanza del sindaco Maurizio Giancola. Le attività commerciali sono state invitate a posticipare la riapertura pomeridiana alle 17,30 o alle 18 a seconda degli orari di ciascun negozio.
Alle esequie parteciperà anche una delegazione degli insegnanti della ragazza, oltre a vari compagni di scuola. Ai genitori e ai fratelli della ragazza è arrivato l’abbraccio di tante associazioni di volontariato della zona.
Una famiglia molto conosciuta e stimata in paese, grazie a un carattere estroverso trasmesso dai genitori ai ragazzi.