Universiade, hockey: Italia out, avanti Canada e Kazakistan
Nei quarti di finale maschili, secca replica degli Stati Uniti nei confronti dell’Italia, che nel girone eliminatorio si erano concessi il lusso di superare la Nazionale a stelle e strisce con il risultato di 5 a 1. Ben altra musica ieri sera, con gli azzurri – scesi in campo con un atteggiamento troppo prudente – sconfitti 5 a 0 dagli americani. “Loro sono un’ottima squadra e per vincere dovevamo dare tutti il massimo, ma non è andata così – ammette il capitano dell’Italia, Tommaso Migliore – il loro livello di gioco non era diverso da quello mostrato durante il girone, purtroppo noi siamo stati a guardare e dopo essere andati sotto di due gol non siamo riusciti a reagire: in questo momento c’è molto rammarico”.
L’Italia ha sofferto fin dai primi minuti il gioco degli Stati Uniti e già nel primo periodo ha capitolato due volte, con le segnature di Flavel al 6:42 e di Philipp Wendecker al 18:22. Nel secondo periodo l’Italia è partita meglio, fallendo una clamorosa occasione per accorciare le distanze con De Biasio, che, al rientro da una penalità, si è trovato a tu per tu con Waselenchuk, ma ha sparato incredibilmente out. Vallini, con le sue parate, ha tenuto a galla il Blue Team, ma nel terzo periodo una doppia superiorità concessa agli americani è stata letale, con McCauliffe che ha siglato la rete del 3 a 0 al 47:43. Il colpo del definitivo “ko” è arrivato due minuti più tardi per opera di John Olen, prima del 5 a 0 finale siglato da Ryan Cotcamp. Nei minuti conclusivi annullato un gol a Canale, con gli azzurri ora relegati al girone di consolazione (5°-8° posto) e chiamati a vedersela domani contro la Lettonia (ore 20.30 a Canazei).
Gli Stati Uniti hanno così conquistato il pass per la semifinale, dove incontreranno il temibile Kazakistan, vittorioso 6-1 con la Lettonia.
Il Kazakistan prosegue imbattuto il cammino nel torneo di hockey maschile della XXVI Winter Universiade vincendo 6-1 contro la Lettonia e accedendo di diritto alle semifinali. Una match mai in discussione che i kazachi ipotecano già nel primo periodo segnando tre reti con Shin, Kovzalov e Zubkov. Stessa musica all’inizio del secondo tempo con la selezione di Vladimir Plyuchshev che centra il poker dopo un paio di minuti e i lettoni a cercare in qualche modo di rientrare in partita. La rete di Batraks, per i granata, serve quantomeno a riequilibrare gli assetti. Ma il controllo dei Kazachi lascia poco spazio a capovolgimenti di fronte. Del resto, Shin e compagni hanno dimostrato di saper mantenere il controllo della situazione capitalizzando, partita dopo partita, le indicazioni tattiche e gli schemi offensivi. Le ultime due reti dei kazachi, nel terzo tempo, servono solo ad arricchire il tabellino.
Il coach lettone, Eriks Miluns, non declina certo responsabilità, ma non rinuncia a segnalare che le penalità rimediate nel corso del match hanno fatto in qualche modo la differenza. “Siamo stati traditi da troppe penalità – spiega – del resto abbiamo preso tre gol in inferiorità numerica in un momento in cui gli equilibri della partita erano piuttosto delicati”. Per Miluns gli schemi di gioco hanno funzionato anche se il tecnico ammette che gli avversari hanno sfruttato una velocità maggiore sul campo. Piuttosto soddisfatto Vladimir Plyuchshev per la sua quarta vittoria di fila ottenuta sul ghiaccio di Cavalese. “Il risultato ci è stato favorevole – commenta – ma non è stata certo una partita facile e lo si è visto nel secondo tempo, con i lettoni che sono andati in rete e ci hanno fatto vedere di che pasta sono fatti. Il loro goal, comunque, ha spinto i miei a giocare con maggiore concentrazione nella parte finale della gara”. Ma il tempo stringe e c’è già da pensare alla semifinale: “Sono sicuro che i miei giocatori faranno di tutto per vincere – spiega sorridendo – se non altro perché la finale di sabato è in programma alle 14 e, invece, la finalina del bronzo si gioca la mattina alle 10 e i miei vogliono risparmiarsi la levataccia”.
L’altra semifinale vedrà invece opposte Russia (5-1 alla Repubblica Ceca) e Canada (6-0 alla Slovacchia).
La selezione nordamericana ha giocato una gara praticamente in discesa. I canadesi hanno offerto al pubblico del palaghiaccio di Cavalese un gioco veloce ed efficace, coprendo bene gli spazi e neutralizzando la manovra offensiva avversaria. Di Heelis la prima rete dopo sette minuti, bissata all’11:09 da Carroll, su un’azione orchestrata da capitan Culligan, con la complicità del solito Faille. Quattro minuti dopo è arrivata la terza rete di DeSousa, con cui la squadra di MacDougall ha messo il risultato in cassaforte. Quasi superflua la rete di Bloodoff nel secondo tempo, così come quelle di Culligan e Carroll nella frazione finale. C’è da dire comunque che la buona prestazione del portiere slovacco Cibuľa, uno dei migliori in campo, ha evitato un risultato ancora più rotondo. Con questo punteggio i canadesi riscattano la prestazione deludente di lunedì scorso contro il Kazakistan, nell’ultimo match giocato nel girone. Il Canada, venerdì in semifinale, se la vedrà con la Russia.
“Sul ghiaccio di Cavalese, i miei giocatori hanno provato l’ebbrezza della vittoria, ma anche la delusione della sconfitta. Questo ci spinge a cercare sempre il risultato”. Gardiner MacDougall entra nello spogliatoio sorridendo. “Il nostro obiettivo è quello di giocare sempre meglio – spiega – e sono contento di aver visto una bella prestazione dei ragazzi oggi. Siamo scesi in campo con la giusta concentrazione”. Una partita che per i canadesi vale un biglietto per la semifinale con la Russia. “Sarà sicuramente un match gradito agli appassionati di hockey – commenta MacDougall–. Del resto, stiamo parlando di due nazionali che hanno una tradizione importante in questo sport”. Pur dispiaciuto per l’esito della gara, il coach degli slovacchi Igor Toth riconosce che la vittoria dei nordamericani rappresenta il risultato più giusto. “I canadesi hanno meritato di vincere – valuta – anche se è stato un incontro molto duro e questo ha falsato un po’ gli equilbri. Tempo per qualche sorriso a bordocampo per l’ala sinistra canadese, Robert Stanley che all’uscita dallo spogliatoio ha trovato ad attenderlo i campioncini della squadra giovanile locale. “Fate tifo per Canada mi raccomando – ha detto ai ragazzi – noi ce la metteremo tutta
Nelle due semifinali femminili, infine, successi per Russia (3-2 agli Stati Uniti dopo i shootout) e Canada(15-0 al Giappone), che ora si sfideranno nella finale per l’oro. Stati Uniti e Giappone, invece, si giocheranno la medaglia di bronzo.