Video Shock: il giudice Mesiano è andato dal Barbiere!
di Filippo Tronca (fonte www.abruzzo24ore.tv)
Questa mattina al bar ho sentito di sfuggita due disitinti avventori commentare la notizia del giorno: ”Ma lo hai visto in televisione il giudice Mesiano?”, ”L’ho visto , l’ho visto, si dovrebbe solo vergognare…”. Non capivo a cosa si riferivano, a quale ennesimo scandalo. Guarda il video
L’ho scoperto in redazione qualche ora dopo. Canale 5 ha mandato in onda in esclusiva un video con protagonista proprio il giudice Raimondo Mesiano, il magistrato che ha condannato la Fininvest al risarcimento di 750 milioni di euro alla Cir di Carlo De Benedetti. Berlusconi lo aveva detto: “Ne sentirete delle belle”, riferendosi al giudice Mesiano, e i suoi solerti ed efficientissimi sottoposti utilizzati alla bisogna come giornalisti, hanno firmato un memorabile scoop, che squarcia il velo sulla torbida vita privata del giudice che ha condannato il loro padrone.
Ebbene: altro che veline, frequentazioni con minorenni, prostitute d’alto bordo invitate a dormire, e non solo, a Palazzo Grazioli, statisti stranieri in erezione a bordo piscina a villa Certosa, festini con cocainomani, magnaccia e faccendieri. Quisquilie e pinzellacchere al confronto di quello che l’inviata Annalisa Spinoso, in odore di premio Pulitzer, ha scoperto della torbida vita privata del giudice Mesiano.
Il video shock, pensate, lo ritrae mentre esce di casa, passeggia per le vie di Milano, lo sorprende mentre si ferma al semaforo prima di attraversare la strada. E non è tutto, il giudice raggiunge il suo barbiere di fiducia. ”E’ impaziente, nervoso e non riesce a stare fermo, fuma l’ennesima sigaretta” sottolinea la coraggiosa giornalista, che a sprezzo del pericolo lo sta pedinando da ore. Siamo al momento topico: il giudice entra nela barberia dove c’è una persona sospetta ad attenderlo. Ma non si recano nel retro a fare chissà cosa, il giudice si accomoda, forse per non destare sospetti, sulla poltrona e l’uomo che lo aveva accolto, che era appunto il barbiere, gli taglia i capelli e gli fa pure la barba. Il giudice paga, saluta e se ne va.
Non contento di quello che ha già combinato, credendo di agire impunemente e al riparo da occhi indiscreti, il giudice esce dunque dal barbiere e raggiunge, ebbene si, un vicino parco e si siede su una panchina, indossando una camicia, un pantalone blu, mocassini bianchi e calzini turchesi. Il giudice non ha intorno alla testa una bandana da pirata, va detto a sua discolpa, ma indossa abiti che comunque” in tribunale non è proprio il caso di sfoggiare”, sottolinea con sferzante acume la giornalista Annalisa Spinoso, lasciando intendere ai telespettatori che un giudice, in un paese civile, dovrebbe recarsi ai giardinetti pubblici con una più consona toga da magistrato, anche nel tempo libero.
In studio c’era un altro maestro del giornalismo d’inchiesta, il conduttore Claudio Brachino, che ha sottolineato i comportamenti “stravaganti” del giudice civile milanese. Suo ospite il condirettore del Giornale, Alessandro Sallusti, che ha affermato, con il garantismo che lo ha sempre contraddistinto, che quello che emerge dal video shock “non è soltanto una questione di stravaganza fisica”.
Domani tornerò in quel bar per offrire un caffè ai due disitnti avventori. Devo assolutamente parlare con loro. Ne va del futuro mio e dei miei figli…