Tendopoli, difficoltà per disabili e persone che hanno bisogno di assistenza
Tra gli abitanti delle tendopoli restano ancora molti anziani e disabili. Dentro e fuori L’Aquila, come succede nella tendopoli di piazza d’armi, dove sono rimasti una trentina di sfollati tra quelli che non hanno voluto accettare le nuove destinazioni. Tra loro, come riporta il quotidiano “il Centro” c’è Antonello , 34 anni, un ragazzone alto con la sigaretta in bocca e il megafono in mano che ha un certificato di invalidità «in condizioni di gravità» e che da sei mesi dorme in una tenda. Antonello, che vive qui con la mamma Antonietta , è molto arrabbiato con Cialente , «che non è mai venuto a rendersi conto della situazione in cui ci hanno lasciato». Allo sfollato avevano proposto un albergo ad Assergi, ma lui ha rifiutato. «Ne voglio uno più vicino». La seconda proposta è stata Sulmona. «Peggio ancora». Niente posti né all’hotel Azzurro, che sta qui di fronte, né al Canadian. Accanto a lui c’è anche Goffredo , che chiede lo stesso un posto non troppo lontano dall’Aquila. Tra quelli che sono stati trasferiti, ci sono famiglie con persone in costante bisogno di assistenza medica che sono state trasferite anche a 60 chilometri dall’Aquila, con relative difficoltà per raggiungere il più vicino presidio ospedaliero. Così è successo alla famiglia Benedetti, trasferita a settembre ad Ofena, in una struttura per anziani sempre dal campo di Piazza d’Armi.
Ma le difficoltà maggiori riscontrate nella gestione dei campi sono dovute all’alta percentuale di persone anziane e malati.