L’Aquila ritrova il suo cuore
«Il 6 aprile il tempo si è fermato, il 6 settembre è arrivato il momento di ricominciare: bentornati nel centro storico». La lavagnetta del chiosco di San Bernardino saluta così i cittadini che da ieri hanno ritrovato i loro portici.
di Fabio Iuliano
Gente che passeggia sul corso, che fa avanti e dietro con un gelato o una birra in mano, non avrebbe mai fatto notizia in un contesto diverso da questo. Ieri, però, a vedere questa scena, per la prima volta dopo cinque mesi, in molti avevano le lacrime agli occhi. Per molti cittadini, anche tra quelli che avevano accolto piuttosto freddamente l’apertura del primo tratto della zona rossa, la possibilità che c’è ora di raggiungere via Castello va ben oltre il fatto di avere alla portata cinque nuove vie. Poter attraversare corso Vittorio Emanuele, via San Bernardino, raggiungere la piazza della basilica e scegliere se proseguire per porta Leone, via Zara o fermarsi al chiosco di legno, significa aver ritrovato una parte importante di centro storico. Certo, le transenne poste dappertutto danno l’idea di un percorso virtuale, ma per molti è semplicemente importante poter tornare ad ammirare i monumenti da vicino. Sotto i portici non si può passare, sono isolati con recinzioni fisse. L’accesso ad alcune vie è stato, invece, chiuso con transenne mobili, come nel caso di via Sallustio. Una delimitazione che non tutti hanno capito. Infatti, nel pomeriggio, polizia e vigili del fuoco, sono dovuti intervenire per recuperare alcune persone _ cittadini e turisti _ che si erano avventurate in zone ancora chiuse al pubblico. L’apertura riguarda il tratto di corso Vittorio Emanuele compreso tra i Quattro cantoni e piazza Duomo, via Zara, con l’accesso da porta Castello, via Signorini Corsi, via e piazza San Bernardino e via Tedeschi, compreso l’ingresso da Porta Leone. L’orario di apertura è dalle 11 alle 22 di ogni giorno. Queste vie si aggiungono al tratto già ben collaudato che parte dalla villa Comunale per arrivare a piazza Duomo. La novità assoluta è la riapertura di un bar nel cuore della zona rossa. Ieri, il chiosco di legno che si trova accanto alla scalinata di San Bernardino è stato letteralmente preso d’assalto da centinaia di clienti. Tanti anche i turisti, accolti con riserva dagli aquilani doc, disgustati dai vari «tour delle macerie». Sabato, nell’annunciare, con soddisfazione, l’apertura di questo tratto, Cialente ha annunciato che prossimamente ci sarà un’ulteriore diminuzione della zona rossa. La possibilità è quella di consentire l’accesso a corso Vittorio Emanuele sino alla Fontana Luminosa. E’ importante specificare che si tratta, esclusivamente, di aperture pedonali. Nessun veicolo che non sia espressamente autorizzato può ancora circolare. Intanto, però, da alcuni residenti del centro arriva l’allarme per i ritardi nelle operazioni di puntellamento e messa in sicurezza degli edifici in pietra del centro. Molte costruzioni antiche, con tetti rotti, sono a rischio, in vista dell’autunno e dell’inverno, con pioggia e neve che possono produrre infiltrazioni. A rischio anche i palazzi nuovi di calcestruzzo, se nei prossimi mesi non verrà acceso il riscaldamento, l’umidità potrebbe dilagare ed avere ripercussioni sul sistema idraulico.