14 Agosto 2009 Condividi

FOTOROMANZO DEL TERREMOTO

Fonte: ilcapoluogo.it 16539_fotoromanzo3
La rivista Gran Hotel -nel numero Anno LXIV N. 33- ha pubblicato il fotoromanzo in gran parte ambientato nella tendopoli “Globo”. “Una notte di Aprile” questo il fantasioso titolo della storia che ricalca lo stile classico Gran Hotel riprendendo la solita manciata di tòpoi passepartout : l’amore contrastato tra due giovani di diversa estrazione sociale –un giocoliere che vive in un camper e la figlia del top manager di un’importante azienda-, i padri dei ragazzi ai ferri corti e così via.

La tragedia del terremoto appare come catartica: i due eterogenei genitori fanno pace e addirittura entrano insieme in affari, l’amore tra il giocoliere e la sua bella sboccia travolgente e tutti sono felice e contenti.

Due cuori ed una tenda: Siamo veramente i terremotati più felici della storia!.

Il fotoromanzo è impreziosito da bellissime chicche che giocano sull’assenza di dimora del giovane acrobata ma fanno l’occhiolino all’imminente tragedia che lascerà tutti senza casa: “Le persone serie vivono dentro una casa e non nei camper” tuona il manager alla figlia innamorata, e ancora “E’ gente che non ha neanche una casa […] Secondo te le persone per bene possono vivere senza un tetto sopra la testa”.

Ovviamente la vicenda è condita anche da qualche lutto che da un tocco di drammaticità alla storia rendendola più melanconica.

Tra i tòpoi sparsi qui e là anche la tragedia che appiattisce le differenze socio-economiche e l’evento catastrofico come occasione di rilancio.

In un numerose foto del romanzo compare il logo della Protezione Civile, che viene debitamente citata e  ringraziata in apertura del fotoromanzo; Protezione Civile che sulla vicenda aveva mantenuto il silenzio più assoluto con i suoi “Niente” alla legittima domanda degli abitanti del campo “Cosa diamine sta succedendo?”

Particolarmente “suggestive” le foto con  finti  clowns che con finte maschere fingono di intrattenere veri bambini, veri nel senso che i bambini non erano attori e non si sono resi bene conto di cosa stesse succedendo.

In merito alla questione gli animatori del campo Globo già a giugno ci avevano fatto sapere che erano allibiti. “Questo vuol dire ingannare i bimbi” ci avevano riferito.

Non abbiamo ancora notizie dalla rivista in merito alla gestione dei proventi ricavati dalla vendita del giornale, e restiamo in attesa.

Tutti canticchiano “Domani” sotto la doccia e ora che sono disponibili i remix la ballano anche in discoteca, a breve tre terremotati probabilmente entreranno nella casa del Grande Fratello insieme alle altre “categorie”: la coppia,  la maggiorata, la cassintegrata Alitalia, il terremotato…e così via; strano che non abbiano ancora pensato ad un reality ad hoc.

Potrebbe chiamarsi “Sfollati”: vincono quelli che riescono a trovare una sistemazione entro l’inverno…tutti gli altri? Sono eliminati! Rientrano in gioco a Pescara, Roma, Chieti o in qualche altra città italiana. (di Maria Chiara Zilli)