Nel cast di Scusa ma ti chiamo amore, il film campione di incassi di Federico Moccia c’è anche un’attrice di origine aquilana.

Si chiama Michelle Carpente, vive a Roma ma suo padre Gianfranco è nato e vissuto ad Arischia (una frazione dell’Aquila) prima di trasferirsi nella capitale. Nel film, Michelle interpreta Diletta, una delle “onde”, le amiche del cuore della protagonista Niki (Michela Quattrociocche) che si fanno chiamare così per via delle iniziali dei
loro nomi (Olly, Niki, Diletta, Erica).

Michelle è arrivata quasi per caso a far parte del cast di questo film, che vede Raoul Bova come protagonista maschile (nella parte di Alex). “Dopo una serie di provini è arrivato quello fortunato” racconta. “Lo scorso maggio mi sono presentata al casting di ritorno da scuola. Frequentavo l’ultimo
anno di liceo linguistico e la mattina avevo dovuto affrontare un’interrogazione difficile.

Ero visibilmente stanca e non avevo certo avuto il tempo di rifarmi il trucco. Eppure, mi hanno chiesto di ritornare. A giugno mi hanno detto che avrei fatto parte del cast”. Le macchine da presa sono state accese durante tutto il periodo estivo.
Buona parte del film è ambientata a Roma, ma la produzione ha scelto altre location nel Lazio e in Campania. “Per me” commenta Michelle “poco più che diciottenne, partecipare alle riprese è stata un’esperienza dura ma positiva, soprattutto a livello umano. Ho legato molto con gli altri attori e con il resto della troupe tra un ciak e
l’altro. Spesso passavamo anche 6-7 ore nel backstage prima di girare una scena, faceva anche molto caldo, ma sono stata bene grazie ai miei nuovi amici”. Molte coetanee invidiano Michelle per aver diviso il set
con Raul Bova. “Recitare a fianco di Raoul è grandioso. Mi sono trovata bene con lui così come con tutti gli altri protagonisti maschili. Raoul ha grandi doti umane. Una persona sorridente e allegra che conserva sempre un pizzico di umiltà”. Michelle è diventata grande amica dell’attrice protagonista Michela Quattrociocche. “Ci sentiamo praticamente ogni giorno e usciamo spesso insieme”. (Il Centro)