Una festa di sport e goliardia ha accompagnato la domenica delle elezioni regionali nel capoluogo abruzzese, con la staffetta 4×3. Una gara non competitiva, inserita nel cartellone “L’Aquila cresce con lo sport” che si svolge tra i sentieri del parco

Mala tempora currunt disse qualcuno. E i Niutàun, questi tempi andati e presenti li sanno cantare, a voce alta, tra il serio e l’ironico, dal palco dell’Irish Cafè di Pianola, nella periferia dell’Aquila in occasione del live di lancio del loro

La forma delle parole nell’incastro delle dodici note. Si intitola “Suoni ulteriori” il nuovo libro del compositore Paolo Cavallone. L’opera, edita dal Gruppo Santelli Poetica, contiene 46 testi in forma di versi che l’autore ha composto nell’arco di 24 anni.

In molti, nel vederli sbucare dalla scalinata del teatro Ariston hanno subito pensato ai tre Antò concepiti dalla penna di Silvia Ballestra e poi immortalati dalla macchina da presa di Riccardo Milani. Ma quella che combattono i La Sad è tutta un’altra guerra.

Una mobilitazione e una raccolta firme volta a intitolare una via o una piazza cittadina a Francesca Chiodi, storica cantante e attrice morta nel 1911, è stata avviata all’Aquila nel weekend. Diva dei cafè-chantant e del teatro di varietà, nonché

Turni straordinari di prove, riunioni tecniche, modifiche last minute che tengono chiusi gli autori in albergo a cercare di trovare la quadra sulle partiture. A Sanremo, i giorni che anticipano la settimana del Festival stravolgono un po’ la vita della

“Èsempre bello portare la mia musica in ateneo, perché le università sono i luoghi dove si scopre, si va lontano, si sogna”. A un certo punto del concerto, Paolo Fresu posa il flicorno per qualche istante, si siede vicino alla

Se l’arte non è da considerarsi protagonismo, ma voglia di comunicare, c’è qualcosa di evocativo e quasi di “mistico” negli arrangiamenti declinati da Paolo Fresu, Dino Rubino e Marco Bardoscia. Il trio ha cominciato a suonare nell’ambito di un progetto

Un giorno mio figlio torna a casa da scuola con gli occhi sgranati e mi dice: “Papà, i miei compagni mi hanno detto che fra qualche giorno intervisterai Favij”. Io e mia moglie ci guardiamo in faccia… Poi gli dico:

«Non avevo bisogno di fare alti concerti in questa parte dell’anno, però quando mi hanno proposto di fare questa doppia da. ad Avezzano, non ho saputo dire di no, pensando ai progetti di solidarietà collegati». Cantante, musicista, ma anche intrattenitore,