I segni del sisma nella terra e sulla pelle di chi è rimasto. Le contraddizioni dell’emergenza, le dinamiche della ricostruzione. Sabato 20 maggio Casa Onna tornerà a ospitare un momento di confronto sui terremoti che hanno colpito quest’area. L’occasione è

Lacrime, delusione, rabbia ma anche la consapevolezza che, quantomeno, la sentenza di Cassazione individua delle responsabilità nella figura di Bernardo De Bernardinis e nei confronti della Protezione civile, l’istituzione che rappresenta. «Temevo che sarebbe stato assolto anche De Bernardinis. Invece

E’ definitiva l’assoluzione dei sei scienziati della Commissione Grandi rischi, finiti sotto processo per omicidio colposo e lesioni, in relazione all’accusa di aver diffuso false rassicurazioni alla popolazione aquilana pochi giorni prima del terremoto che il 6 aprile 2009 causò

Un unico processo, non tanti procedimenti “spezzettati”. Un’unica azione giudiziaria che metta di fronte alle proprie responsabilità i membri della commissione grandi rischi, così come rappresentanti di organismi locali e vertici nazionali, a cominciare dal capo della Protezione civile all’epoca

“Noi sismologi abbiamo fatto tutto il possibile e l’impossibile per indicare l’alta pericolosità sismica dell’Abruzzo”. Enzo Boschi, presidente dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) all’epoca del sisma aquilano del 2009, ha commentato così la sua assoluzione in appello nell’ambito

Delusione, rabbia, ma anche «imbarazzo» nel commentare la sentenza d’Appello che ha visto l’assoluzione di sei membri su sette della Commissione grandi rischi. All’indomani di questa nuova pietra miliare apposta nel lungo e delicato percorso del post-terremoto, la comunità aquilana

Rabbia, delusione, ma anche dolore da parte dei più giovani presenti in tribunale. Decine gli studenti dentro e fuori all’aula, coinvolti da alcuni professori delle scuole superiori che più volte hanno invitato i ragazzi ad assistere alle varie fasi del

Tutti assolti perché il fatto non sussiste, ad eccezione dell’allora vice capo del Dipartimento della Protezione Civile Bernardo De Bernardinis, che si è visto ridurre la pena da 6 a 2 anni: i giudici lo hanno assolto per la morte