Solo qualche settimana fa, una delegazione della troupe del documentario “I Migrati”, produzione della Comunità XXIV luglio che mette a confronto due situazioni di marginalità come l’immigrazione e la disabilità, aveva raggiunto Lampedusa per ricevere il Premio giornalistico internazionale “Cristiana Matano 2019”,

Dopo oltre nove anni, la Comunità 24 luglio ritrova la sua sede originale di via Beato Vincenzo 1, nel quartiere Santanza, a pochi passi dalla Rotonda. Uno spazio che ha segnato la storia di quest’associazione di volontariato che svolge prevalentemente

«Va’ a vede’ se stengo ’n piazza». Da quando gliel’hanno fatta sentire per la prima volta all’Aquila, per Mohamed Elsayed quella battuta è diventata il suo “motto di guerra”, la sua maniera di accoglierti, sempre con un sorriso e due

In viaggio, per sentirsi a casa: quali sono i colori del mondo? Una semplice domanda e centinaia di chilometri da percorrere per rispondere, armati di macchina fotografica, taccuino e telecamera. Il viaggio è quello della Comunità “24 luglio” sulle strade

«Vossignoria non muoia signor mio, pigli il mio consiglio, badi a vivere, ché non può fare l’uomo peggiore bestialità in questa vita del lasciarsi morire così alla babbalà, senzaché nessuno lo ammazzi né altre mani lo finiscano fuorché quelle della

[youtube=http://youtu.be/oyApFd1Ws20] Il cinema e l’arte come terapia oppure come strumento per raccontare la disabilità, per renderla meno distante dalle nostre vite “normali”, ma anche per far emergere disagi e denunce, come in Vietato ai disabili di Fabio Masi (2014), solo