Grazie ai suoi lavori di docufiction, il Cinema Teatro Zeta si posiziona ai vertici della graduatoria della Regione dei vincitori del nuovo bando sul cinema e audiovisivo ex legge 98-99. La realtà aquilana, in partenariato con Visioni future ha ottenuto il punteggio più alto in Regione, secondo solo ad una società di cinema del nord Italia. Il CineTeatro Zeta – unico ente abruzzese riconosciuto dal Mibact, sia per il teatro sia per il cinema – e Visioni Future hanno già avuto modo di unire le competenze realizzando negli anni progetti di grande impegno artistico e sociale: dai corsi di cinema

Roma, luglio 1993. Gli U2 si esibiscono a Roma con due date all’indomani dell’uscita di Zooropa in un set allo stadio Flaminio che sarà ricordato per anni. In apertura ci sono gli An Emotional Fish, band alternative rock di Dublino e i Pearl Jam, entrambe poco conosciute ai più, in Italia, almeno all’epoca, anche se Eddie Vedder e compagni sono in giro da mesi per suonare le canzoni del loro album d’esordio Ten, una vera rivelazione nell’alternative rock, e per testare quelle di Versus, atteso per ottobre. Chi si presenta ai cancelli ha in tasca un biglietto da 45mila lire

Per salutare l’arrivo del 2021, Zerocalcare ha pubblicato un nuovo video sullo stile di quelli di “Rebibbia Quarantine”, per fare un bilancio dell’anno che è stato, ancora una volta incentrato su come è stato vissuto il coronavirus in Italia. Un focus sulla seconda ondata e sulla mancata prevenzione estiva (tanto c”erano anche probabilità che la terra fosse colpita da un asteroide). Così come sulle misure di contenimento, in relazione a quelle del primo lockdown. Il tutto condito con ironia e sarcasmo. La riflessione si concentra anche sulla breve ma intensa discussione sulla patrimoniale nei confronti dei più ricchi. Un dibattito

Con questa puntata, “Ticket to Ride” – il programma di Radio L’Aquila 1 – dice addio al 2020 e si proietta verso il nuovo anno. La tentazione è lasciarsi alle spalle questi ultimi mesi difficili o lanciarli dalla finestra come dei vecchi oggetti di cui ci si vuole disfare. Così vuole una vecchia e stramba tradizione che ha tenuto banco anche dalle parti nostre. Sono molti, nel mondo, gli usi e i costumi che accompagnano il passaggio dal vecchio e il nuovo anno, dai 108 rintocchi del Giappone, alle sette onde da saltare in Brasile, passando per i 12 chicchi d’uva di

Puntata di fine anno, con le notizie dell’ultima settimana del 2020. Un anno delicato e controverso che è normale e sacrosanto volersi scrollare di dosso. Umano voler guardare oltre un anno che lo stesso Time ha rappresentato contrassegnato con una X. Ma non dimentichiamoci di questi giorni se in questi giorni qualcosa abbiamo imparato: imparato ad assaggiare la vita a piccole dosi, a resistere, ad affrontare le salite, a ridefinire i confini della libertà, emancipandoci dalle catene mentali, le uniche che possono trattenerci. Ecco se qualcosa di questo avremo imparato allora questo 2020 non sarà trascorso invano. Rt RadioTerapia ·

Una puntata che apre sul periodo natalizio quella di The Walk of Fame Week, sette giorni di cultura, spettacoli e intrattenimento, il format di www.rtradioterapia.it. Spazio comunque all’arte di strada, con Diggi e alle ultime novità in materia di musica, piccolo e grande schermo. Un format che apre a interviste e curiosità della settimana.

Gli auguri del nuovo anno camminando sulle rotaie, in corrispondenza di una curva, di un bivio. Usando i sensi per cercare di anticipare l’eventuale arrivo di un treno. Ed è così che ci avviciniamo al nuovo anno, scegliendo con cura cosa lasciare e cosa mettere da parte nel nuovo viaggio. Non dimentichiamoci di questi giorni se in questi giorni qualcosa abbiamo imparato: imparato ad assaggiare la vita a piccole dosi, a resistere, ad affrontare le salite, a ridefinire i confini della libertà, emancipandoci dalle catene mentali, le uniche che possono trattenerci. Ecco se qualcosa di questo avremo imparato allora questo

La puntata di Natale di “Ticket To Ride” si apre con una versione jazz di Jingle Bells e prosegue passando per Dean Martin con Let it snow: ci si immerge in un’atmosfera magica e sognante, sebbene le feste di quest’anno siano assolutamente diverse da quelle degli altri anni. Parlare di Natale non è mai facile, si rischia di essere banali, è stato detto tanto, troppo forse, eppure, ogni volta, c’è ancora molto da dire, come ci ricorda Buzzati ne “Il panettone non bastò”. E quindi si prova a riflettere sul significato potente delle attese, che sono il tempo del raccoglimento, del dialogo con se stessi, delle aspettative.

C’è tanto del suo Abruzzo nel libro di Alessandro Mastropietro “Nuovo teatro musicale fra Roma e Palermo, 1961-1973”, una corposa monografia pubblicata da Lim (casa editrice di riferimento per la produzione musicologica) su iniziativa di Nuova Consonanza e dell’Università di Catania, dove l’autore è ricercatore in Musicologia. Il libro rende giustizia e visibilità a un’intensa stagione di creazione interdisciplinare. A partire dal 1961, infatti, Roma e Palermo si sono trovate al centro della vivacissima elaborazione di un teatro musicale nuovo rispetto agli assetti drammaturgici della tradizione melodrammatica, lungo linee collegate a premesse gettate dalle avanguardie storiche. Nel progettare e sperimentare,