No, non te li immagini Afu-Ra e Jeru the Damaja, icone del rap e dell’hip hop della East coast statunitense, in giro per L’Aquila. Uno scatto al Castello, uno davanti alla Fontana Luminosa, un hamburger al Rockers prima di tuffarsi

L’omaggio al Rococò di Luigi Vanvitelli tra cinema, storia e bazar a decorare i confini della Reggia di Caserta, trasformando per qualche settimana la Versailles italiana in un’icona post-moderna. La vignetta di Giannelli descrive le dinamiche tra la Cgil e

Alla fine della registrazione, tutti gli ospiti del Maurizio Costanzo show – più o meno famosi – hanno lasciato gli studi del teatro Voxon dall’ingresso laterale, uscendo uno alla volta a bordo di un’auto blu, con tanto di security a

“A chi resiste”. La dedica che Giuseppe Tomei riserva al suo libro “Io non c’ero” regala alla Resistenza un concetto originale, declinabile in tanti sensi possibili, specie in una città come L’Aquila, specie in un momento in cui i valori della democrazia

Accordi, proiezioni, poetry slam, installazioni grafiche. Lo Maggio fest è questo e molto altro. Per il secondo anno consecutivo, lunedì 30 e martedì 1 maggio, il Parco del Castello diventa il quartier generale del festival, prodotto e realizzato dall’associazione di

Editoria, discografia, dibattito pubblico su temi di attualità come i vaccini. I prossimi giorni sono densi di appuntamenti e vedono in città l’alternarsi di ospiti. Tra tutti Erri De Luca, la cui presenza è stata annunciata in queste ore. L’appuntamento è

«Riempite la vostra vita di contenuti. Riempite la vostra vita di vita. Non lasciatevi vivere». Don Luigi Ciotti guarda i ragazzi negli occhi. Si rivolge a loro utilizzando il “lei” anche se ha a che fare con giovanissimi. Li chiama per nome,

«Le macerie che fanno da sfondo alla nona primavera post-sisma hanno seppellito il nostro passato e parte del nostro futuro». Tocca a Margherita Nardecchia Marzolo, presidente della Onna Onlus, affiancare il giornalista del Centro Giustino Parisse nel fare gli onori di casa. Nel giorno

“Life”. Vita. Attimi, smorfie del viso, ricordi, parole che scivolano dal silenzio. Oggetti. Ben cinquecento. Ognuno a raccontare una passione, un progetto, oppure solo la voglia di guardare avanti, oltre quella notte. «Sei aprile 2009, una data che ha cambiato

Sei aprile 2009-2018

Ritrovarsi nel silenzio. In una notte che è di tutti. Perché, a nove anni da quella scossa maledetta, chi è rimasto sa bene che ogni giorno c’è da riscoprire insieme la voglia di guardare avanti. «Molti di noi portano dentro un