Riportare all’Aquila la scuola dei Gesuiti
3 Gennaio 2019 Condividi

Riportare all’Aquila la scuola dei Gesuiti

Nel segno di Papa Wojtyla, così come nel segno di padre Pedro Arrupe, il 28esimo Superiore generale della Compagnia di Gesù. Due figure fondamentali nella chiesa cattolica post-Concilio, la cui influenza si fa sentire nelle scelte programmatiche dell’Università della Preghiera, che fa riferimento a padre Giuseppe De Gennaro, ultimo gesuita rimasto all’Aquila, dopo l’uscita dell’Ordine dalla città nel 2008. Proprio rendendo omaggio a queste due figure, De Gennaro si dice pronto a mettere a disposizione l’esperienza e il personale della sua struttura – che ha sede in via Madonna Fore – per un progetto volto alla riapertura del Collegio d’Abruzzo.

Una struttura secolare che risale agli ultimi anni del Cinquecento la cui storia si intreccia con quella degli studi accademici dell’Aquila. L’11 ottobre 1458 e poi il 9 maggio 1464, all’indomani della pacificazione o resa al sovrano, dopo l’appoggio dato dagli aquilani agli ultimi angioini, fu chiesta a re Ferdinando d’Aragona la licenza di aprire uno Studium conforme a quelli esistenti in Bologna, Siena e Perugia. I Gesuiti, dal 1596, impartirono l’istruzione superiore all’Aquila e la loro presenza – che fece i conti con l’espulsione della Compagnia dal regno nel 1767 – fu pressoché costante sino ai giorni nostri.

Fino all’anno accademico 2007/2008, il Collegio era rimasto attivo, pur conservando una funzione pressoché residenziale, mentre in tanti facevano riferimento alla Cappella universitaria di piazza Santa Margherita. In molti, tra gli ex allievi delle scuole gesuite, esprimono l’auspicio di un ritorno di una formazione che segua lo spirito e le indicazioni della Compagnia di Gesù. Del resto, in Italia, le scuole dei Gesuiti hanno forgiato uomini politici, industriali, banchieri. Molti nomi della classe dirigente italiana hanno affinato il cervello con il severo metodo di Sant’Ignazio. Per citarne alcuni: Lorenzo Natali, Mario Draghi, Carlo Casciani, Carlo Azeglio Ciampi, Staffan De Mistura e lo stesso Papa Francesco.

Da tempo, è attiva l’associazione Ex alunni del Collegio d’Abruzzo, che periodicamente si riunisce a Calascio e a Pescara. «La formazione ignaziana mira a creare classi dirigenti», hanno spiegato alcuni membri. «Oggi se c’è una crisi sociale dipende anche da questo, manca una classe dirigente che abbia valori saldi». Di qui la volontà di padre De Gennaro di riprendere questa tradizione, attivando una struttura in centro storico che sia di riferimento per gli studenti universitari dell’Aquila post-sisma. «Una sfida importante», spiega il religioso. «Un impegno che orientiamo nell’intento di lasciare un’eredità significativa a questa città che ha bisogno di una ricostruzione materiale quanto sociale».

di Fabio Iuliano – fonte: il Centro