Il jazz italiano si mobilita per L’Aquila
8 Agosto 2015 Condividi

Il jazz italiano si mobilita per L’Aquila

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ROMA. Un anno fa, i colori e le forme degli artisti di strada avevano invaso le strade dell’Aquila in una strana anteprima del Ferrara Buskers Festival. Tra i promotori di quell’iniziativa c’era il ministro dei beni Culturali, Dario Franceschini. Lo stesso ministro, ferrarese doc, che quest’anno – seguendo una formula del tutto analoga – ha chiamato a raccolta i principali protagonisti del jazz italiano per una grande maratona musicale: 12 ore di concerti che coinvolgeranno 500 musicisti e 100 ensemble, sul palco tutti gratuitamente. Domenica 6 settembre, arriverà all’Aquila gente come Enrico Rava, Danilo Rea, Antonello Salis, Gianni Coscia e molti altri musicisti.

«Sarà la Woodstock del jazz italiano», si affretta a dire Franceschini che nella sede del Mibact in via del Collegio Romano, ieri, ha ricevuto alcuni dei protagonisti della kermesse. La finalità è duplice, quella di valorizzare la qualità del jazz italiano e quella di restituire al centro storico dell’Aquila uno sguardo proiettato verso il futuro. «Sono molti i cantieri aperti che stanno andando avanti bene», valuta il ministro. «Per altro ieri nell’ambito del finanziamento per i grandi progetti abbiamo messo le risorse necessarie, 2 milioni, per fare il restauro di Palazzo Ardinghelli che sarà destinato ad un museo di arte contemporanea per il quale chiederemo agli artisti italiani e internazionali di donare opere».

Ma tutti sono consapevoli che i restauri non bastano. «L’Aquila e gli aquilani vogliono tornare a vivere il centro storico», ribadisce, «devono tornarci le attività e gli abitanti. Questa è la sfida più difficile».

«Un terzo dei concerti che si fanno nella Penisola riguarda il jazz», dice Franceschini. «Vantiamo un’eccellenza europea e mondiale inoltre è una musica che guarda al futuro perché, come diceva Miles Davis: non suonate quello che c’è già ma quello che non c’è». A proposito di suoni, nessun commento in particolare da parte del ministro sulla vicenda dell’Orchestra sinfonica abruzzese, in forte crisi nonostante le mobilitazioni di tante istituzioni: «Ci stiamo lavorando, ma è un problema di risorse». Accanto a Franceschini il trombettista Paolo Fresu, una delle icone del jazz: spetterà a lui la direzione artistica dell’evento. «Rappresenteremo la ricchezza delle nostre sonorità», ha spiegato Fresu, «nei luoghi più belli dell’Aquila, in mezzo ai cantieri, e speriamo di avere un pubblico numeroso. Invitiamo musicisti e appassionati da tutta l’Europa a venire il 6 settembre per un confronto».

«La popolazione dell’Aquila», ricorda il vicesindaco, Nicola Trifuoggi, «non si è ancora ripresa e ha bisogno di sentire la solidarietà e la vicinanza degli altri». La maratona è sostenuta con i contributi della Siae e del Mibac, mentre la Rai garantirà una copertura con tutti i canali radiofonici, Rai cultura e Rai 5 e con dei servizi nei telegiornali.

di Fabio Iuliano – fonte il Centro