23 Dicembre 2009 Condividi

Alcuni cittadini scrivono:

“Siamo un gruppo di cittadini aquilani che dopo la casa stanno perdendo anche il reddito a causa della mancanza di lavoro.

Siamo entrati o stiamo entrando negli alloggi temporanei del progetto C.A.S.E. ma accadrà che non potremo viverci a lungo perché non sapremo come mantenere le nostre famiglie.

La politica e le Istituzioni non considerano questa come un’emergenza, dobbiamo far capire loro che lo è, che non è più solo il disagio di alcune categorie.

Proponiamo l’iniziativa simbolica dell’addobbo di uno dei bellissimi abeti della Villa Comunale dell’Aquila con ciò che non potremo portare nel nuovo anno.

E’ una proposta che da semplici cittadini lanciamo a tutti i cittadini aquilani, senza sigle né distinzioni.

Aiutateci a diffondere questo appuntamento attraverso i vostri contatti, via email, via facebook, con i mezzi di comunicazione che avete a disposizione.

Costruiamo insieme un movimento spontaneo di cittadini per comunicare le nostre difficoltà.

Sarebbe bello se partecipassero anche tutti quegli aquilani che hanno deciso di non tornare nella nostra città.

Se qui hanno lasciato il cuore, anche loro porteranno un messaggio.

N.B. Possiamo aiutarci inoltrando questo messaggio ai nostri contatti e conservando la lista di distribuzione per le iniziative future. Grazie!

Cosa non porteremo nel 2010

Addobbiamo un albero di Natale

con ciò che non porteremo nel 2010.

Quest’anno ci ha tolto la casa ma anche: lavoro, reddito, socialità, ecc.

Portiamo per l’addobbo ciò che rappresenta una perdita importante:

una lettera di licenziamento;

un telegramma di cassa integrazione,

un simbolo dell’attività perduta,

un prodotto del negozio che non riaprirà,

un piccolo oggetto della casa,

un coccio,

una fotografia dei piccoli eventi sociali che non possono più avvenire,

un pensiero,

ecc.”