25 Febbraio 2008 Condividi

Ancora allarme incendi

 IncendioTorna alta l’ermergenza incendi dolosi nell’Aquilano. Due i punti colpiti, Arischia e Preturo. Il vasto incendio divampato sabato pomeriggio è stato spento all’alba. Ben visibile anche dopo il tramonto, il rogo era divampato intonro alle 18.00 sulla collina a ridosso dell’abitato di Preturo Le fiamme sono arrivate a 7-800 metri dalle case di Cese di Preturo. Sul posto numerosi uomini e mezzi che, fino a tarda sera, non erano ancora riusciti ad avere ragione del fuoco. Distrutta vegetazione cespugliosa e di alto fusto, poichè la zona è ricca di verde. La siccità del periodo, che dura da parecchio tempo, ha favorito l’espandersi delle fiamme. L’incendio potrebbe essere doloso, visto che la zona è poco frequentata da escursionisti. In questo caso, sarebbe confermata l’ipotesi che i piromani hanno ripreso ben per tempo la loro attività nella zona. Infatti ieri di incendi se ne sono avuti tre, in diverse zone, e stasera ne viene segnalato un altro anche a Genzano di Sassa.

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A Preturo si sono recati sabato sera il sindaco Cialente, l’assessore Lisi e l’ing. Amorosi del Comune. Stanno operando vigili del fuoco e volontari, ma la zona colpita dal fuoco è in alto e non vi sono strade per raggiungerla. Gli abitanti di Cese sono scesi in strada per contribuire alle operazioni. Pertanto, almeno per stanotte, sarà svolta opera di vigilanza per impedire che il fuoco si avvicini troppo alle abitazioni di Cese e di Preturo. Piromani in agguato e inafferrabili, padroni di fare sempre e ovunque ciò che vogliono. E quest’anno si comincia davvero presto, a due passi dal martoriato bosco di San Giuliano. Squadre di vigili del fuoco, forestali e volontari della protezione insieme a un aereo canadair e un elicotero dei vigili del fuoco, sono stati impegnati nel pomeriggio nelle operazioni di spegnimento di un incendio su una montagna che ricade nell’abitato di Arischia, in direzione dei boschi dall’area colpita duramente l’anno scorso. Ma in precedenza, anni fa, anche Arischia e Pizzoli furono sedi di ripetuti incendi dolosi. Le fiamme secondo primi accertamenti di origine dolosa hanno mandato in funo una piccola zona di rimboschimento e minaccitao il versante della montagna che si affaccia nella pineta di San Giuliano già duramente colpita nella trascorsa estate da una serie di roghi di origine dolosa che avevano distrutto numerosi ettari di pino nero. Numerose le chiamate giunte al centralino dei vigili del fuoco e della forestale da parte di cittadini allarmati nel vedere la colonna di fumo nero alzarsi in prossimità della pineta di San Giuliano.